La storia di Le Castella Dalle origini del mito ai giorni nostri
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L'influenza Araba e Angioina
Nei secoli IX - XI Castella fu occupata dagli Arabi che avevano creato un emirato nella vicina Squillace ed avevano quindi tutto l'interesse di controllare l'intero golfo. Cessata in parte la minaccia araba, Castella divenne pian piano un popoloso borgo sul quale vennero erette anche due chiese: quella di Santa Maria e l'altra di San Nicola dipendenti dall'Abbazia di Santa Maria della Matina in San Marco. Si ha notizia poi che intorno al 1251 a Castella erano presenti pubblici ufficiali quali giudici e notai, segno evidente questo di un'attiva vita commerciale e sociale.
Ma la serenità e la laboriosità dei suoi abitanti vennero turbate in modo grave durante la feroce guerra tra Angioini ed Aragonesi che ebbe come corollario anche l'assedio e il conseguente saccheggio di Castella da parte dell'ammiraglio Ruggiero di Loria che militava per il re Giacomo d'Aragona (1290); inutile fu la resistenza degli abitanti del borgo che resistettero per 8 giorni prima di cedere al violento assalto.
Qualche anno dopo Castella fu teatro di un altro clamoroso scontro fra le truppe di Guglielmo Estendard, capitano angioino che decise di riconquistare tutte le terre perdutevi dal suo sovrano e lo stesso Ruggiero di Loria accorso precipitosamente da Messina per difendere i territori minacciati. Guglielmo, viste le navi nemiche che facevano scalo nel golfo decise fulmineamente di prenderle in trappola. Perciò si appostò in agguato presso il lido, ma lo fece con così poca avvedutezza che, anziché cogliere il nemico di sorpresa, ne fu sopraffatto; Ruggiero infatti, scoperta in anticipo la manovra, dispose lo svantaggio a suo favore, e l'Estendard, nonostante la gagliarda difesa della cavalleria dovette cedere ed egli stesso, ferito, cadde prigioniero.